Di Mauro, Presidente SIPPS: "Non sappiamo ancora cosa causerà il virus ad anni di distanza: rendere obbligatorio il vaccino per tutta la popolazione scolastica"

2' di lettura 01/09/2021 - Tra meno di 2 settimane, lunedì 13 settembre, riparte nel Lazio la scuola. Lezioni in presenza, green pass, mascherine e distanziamento, sono le regole dettate dal decreto ministeriale del 6 agosto per tornare in classe in sicurezza. Si discute, però, su obbligo del green pass per gli insegnanti e il personale scolastico, uso obbligatorio della mascherina dai 6 anni in su e possibili deroghe se alle attività parteciperanno solo studenti vaccinati o soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l'uso della mascherina stessa; e per gli alunni impegnati nelle attività sportive.

"Io renderei obbligatorio il vaccino anti Covid-19 per tutti gli adolescenti e quanto prima pure per i bambini under 12, quando sarà disponibile il vaccino anche per loro, perché è l'unico vero strumento di prevenzione primaria contro questo virus".

E' una posizione netta. questa di Giuseppe Di Mauro, presidente della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS), riportata in un comunicato ufficiale della Società. "Non sarebbe la prima volta", aggiunge Di Mauro: "nel 2017, con coraggio scientifico l'allora ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, rese obbligatoria la vaccinazione tetravalente anti-morbillo, anti-parotite, anti-rosolia e anti-varicella poiché il calo delle coperture (dovuto al diffondersi delle idee no - vax, N.d.R.) fece scattare l'allarme di un possibile ritorno di nuove epidemie. Così come i medici devono vaccinarsi - ribadisce Di Mauro - anche i docenti dovranno farlo, perché sono a contatto con la popolazione. Lo stesso discorso dovrebbe essere esteso a chi lavora nei supermercati e in generale a chiunque sia a contatto con le persone: tutti devono vaccinarsi".

Per il presidente della SIPPS, però (come del resto, per citare un altro parere autorevole, il prof. Massimo Galli, docente di Malattie infettive all’Università Statale e primario all’Ospedale "Sacco" di Milano, tornato ultimamente sul tema a RAI 3), la via maestra di ogni campagna provaccini è quella della comunicazione, non certo dell'imposizione dittatoriale. ""Dobbiamo vincere le esitazioni attivando uno scambio importante con i genitori e gli adolescenti, per sfatare le false credenze. Il vaccino a m-RNA non è sperimentale, parliamo di una tecnologia usata da oltre 20 anni con ottimi risultati ed effetti collaterali minimali" (va precisato che, in effetti, gli stessi vaccini da decenni usati contro l'influenza classica sono anch'essi a vettore virale, N.d.R.)".

Purtroppo, da cattive informazioni - rileva ancora il Presidente SIPPS - deriva l'aumento di contagi e ricoveri, con regioni che passano in fascia gialla. "E quando il virus ci contagia non sappiamo ancora cosa causerà a diversi anni di distanza. Ad esempio - esemplifica in ultimo il pediatra- il virus sinciziale spiana la strada all'asma in età adulta. Tutti i virus possono avere a medio e lungo termine effetti e complicazioni, in particolare nei bambini".






Questo è un articolo pubblicato il 01-09-2021 alle 10:05 sul giornale del 02 settembre 2021 - 155 letture

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